LA PAROLA AI NOSTRI MERCHANT: AQUILA ENERGIE

Clemente Cecchi Aquila Energie
Clemente Cecchi
Chief Marketing Officer di Aquila Energie
Quando e come nasce Aquila Energie?

La società nasce nei primi anni 50 per mano di Bruno Cecchi dedicandosi al mercato rete ed extra-rete, mentre il nome Aquila Energie nasce nel 2011, contemporaneamente allo sviluppo di un marchio proprio, Aquila, e al parziale affrancamento dalle compagnie petrolifere.

Quali sono i primi ostacoli che vi vengono in mente che avete dovuto superare?

Una forte concorrenza sui prezzi che tende ad abbassare il livello medio della qualità.

Il business legato al mondo del petrolio ha dei margini bassissimi. Come si fa ad essere competitivi?

Investendo sulla qualità dei prodotti, dei servizi, ma anche dei rapporti lavorativi e relazionali; eliminando le attività inutili ormai cristallizzate senza più alcuna necessità; dando “voce” al gestore che è colui che è in contatto diretto con la clientela.

Perdonatemi, questa domanda l’avrei dovuta fare all’inizio per tutti i curiosi (come me): su 1 euro di benzina, quanto va in accise? Quanto rimane al benzinaio? (così capiamo meglio i valori in gioco)

Su 1€ di benzina circa 70 centesimi vanno in tasse, tra accise e iva: i restanti 30 centesimi sono divisi tra costo del prodotto, costi commerciali e ricavo del benzinaio.

Com’è il mercato? C’è molta concorrenza?

Molta concorrenza, anche perché il parziale disimpegno delle compagnie petrolifere ha aperto lo spazio per molti operatori che vengono da diversi settori, tra cui la grande distribuzione e singoli operatori “speculativi”.

Quali strategie mettete in campo per portare più clienti alle vostre pompe di benzina?

La chiarezza e la trasparenza dei prezzi, la qualità del servizio reso dal gestore, e anche un pò di comunicazione che nel settore della distribuzione carburanti è stata poco sfruttata in passato.

Qual è l’errore che avete fatto in passato e che vi guardate bene dal non commettere più?

La gestione diretta dei punti vendita, senza avere gli strumenti tecnologici e informatici adeguati, ma è un errore che hanno fatto tutti i nostri competitors.

Sembra che il futuro siano le stazioni multiprodotto. State seguendo questo trend?

Si, l’obiettivo ideale è avere una stazione che soddisfi tutta la clientela della mobilità, quindi oltre ai carburanti tradizionali, anche gpl, metano, gnl, elettrico …. idrogeno (?)

Navigando sul vostro sito si intravede una vostra anima digitale: avete un blog e una pagina su Facebook che è aggiornata periodicamente. In che modo, con quali finalità utilizzate il digitale?

Il marketing digitale permette di raggiungere più utenti ad un minor costo, e sta riscontrando un buon successo, perché crea molto engagement con il brand e in particolare con le singole stazioni di servizio, che sono spesso oggetto della comunicazione; inoltre il tono della comunicazione è molto leggero e giocoso, per rendere meno serioso un ambiente “classico” come quello petrolifero.

Parliamo di pagamenti: proprio perché i margini sono bassi, posso immaginare che starete molto attenti a questo anello della catena. Quali sono i metodi più efficienti sul mercato?

Il metodo più efficiente è il pagamento dilazionato e a RID perché è un sistema automatico e permette al gestore a e ad Aquila di anticipare esigenze di cassa. Abbiamo fatto uso anche dell’assegno circolare che in certi casi ci serve come certezza di pagamento, ma la gestione dell’assegno circolare ha dei rischi e comporta tempi lunghi.

MyBank sarebbe il metodo di pagamento più efficiente ed efficace per Aquila Energie perché azzera ogni rischio di credito e di liquidità (ad esempio gestione insoluti, crediti incagliati, ecc). Il gestore oggi però ha sempre più difficoltà a pagare alla consegna e vengono studiate soluzioni di dilazione pagamento, purchè coperta da rischi.

Come siete arrivati a scegliere MyBank?

Per i rischi sopra citati dell’assegno circolare abbiamo deciso di utilizzare MyBank. È un pagamento immediato e irrevocabile che il gestore può fare già al momento dell’ordine di carburante, che è gestito da Aquila, o al momento della consegna del prodotto. Questo permette al gestore di non andare fisicamente in banca e ad Aquila di non incaricare la ditta di trasporto del versamento dello stesso sul conto corrente Aquila. Un percorso fatto da un pezzo di foglio pieno di insidie.

Ci spiegate passo passo che cosa deve fare un proprietario di una pompa di benzina per pagarvi con MyBank?

Prima di tutto il gestore deve verificare che la sua Banca sia convenzionata con il circuito MyBank; poi si deve assicurare che il massimale concesso sul circuito MyBank sia capiente; e infine, il gestore può accedere al portale Aquila Energie per ordinare il carburante e cliccare poi sul logo MyBank per procedere al pagamento.

Quali vantaggi state riscontrando nel suo utilizzo? La riconciliazione e la sicurezza/certezza del pagamento sono fattori importanti?

Velocità di esecuzione, certezza del pagamento, azzeramento del rischio legato ad un pezzo di carta che gira per mezza Toscana. Inoltre, la riconciliazione manuale viene bypassata.

Quali gli scenari futuri nel vostro settore?

Secondo me nel breve periodo assisteremo ad un allargamento dell’offerta di prodotti per la mobilità, in un’ottica di stazione multiprodotto.

Domanda provocatoria: in un mondo che vorrebbe sposare di più l’elettrico… un domani venderete elettricità invece che benzina?

Può essere, ma come detto prima, in questo momento non c’è una direzione unica, troppi attori e troppi interessi in gioco, la transizione riguarda le case automobilistiche, i produttori di energia, i petrolieri, ma anche le aziende high-tech come Google, Amazon, Apple.

Infine: immaginando di parlare davanti ad un’aula universitaria, quali consigli dareste ai ragazzi che volessero intraprendere il vostro stesso percorso professionale?

Di ricercare la qualità e gli obiettivi di lungo periodo anzichè quelli di breve.

10 Sep 2019

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